In ogni caso la lista merita di essere copiata e incollata direttamente qui, a memoria del fatto che QUALCOSA POSSIAMO FARE ANCHE NOI, nonostante tutto, nonostante sarà poca cosa rispetto a quanto potrebbe fare una decisione politica presa bene, nonostante saremo sempre circondati da persone che annulleranno i nostri sforzi.
Ma il rispetto per la natura è un dovere morale che dovremmo sentire di più.
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I cambiamenti climatici non sono piu una novità: oltre ai vari rapporti dell’ONU- IPCC, della Comunità Europea, del Governo britannico (Rapporto Stern) ce ne stiamo accorgendo anche senza essere climatologi: temperature primaverili in pieno inverno, fioriture fuori stagione, mosche, api, cimici e zanzare che volano a gennaio. E quel po' di neve e freddo che adesso stanno arrivando di certo non risolve i problemi.
Nonostante dunque del clima si parli in tutto il mondo, c’è da chiedersi perché così poco si faccia per affrontare seriamente la questione. Noi, in particolare: benché abbia firmato il 16 febbraio 2005 il Protocollo di Kyoto, l'Italia dorme sonni tranquilli e la politica nazionale pare in tutt’altre faccende affaccendata. E’ vero che la nuova finanziaria prevede timidi incentivi per il risparmio energetico, ma sono contentini molto inferiori alle necessità reali. Abbiamo infatti bisogno di un’azione rapida, incisiva, corale, efficace e che tocchi tutti i cittadini che devono agire non solo perchè una legge lo prevede, ma perché devono essere intimamente convinti di ciò che fanno.
In mancanza di indicazioni ufficiali da parte di chi dovrebbe avere a cuore la nostra sicurezza, cominciamo noi a stilare un piccolo elenco di azioni concrete, confidando che fantasia, sensibilità e competenza dei telespettatori ce ne suggeriscano innumerevoli altre:
1- consumare meno, consumare meglio: anche se la litania media della politica italiana è crescere crescere crescere, ormai è noto che in un mondo finito la crescita infinita dei consumi non è possibile. Infatti da un lato si esaurisce la miniera, dall’altro si riempie la discarica. Il nostro benessere sta in mezzo tra questi due sistemi e dobbiamo domandarci ogni volta se è frutto di quantità o di qualità. Ogni prodotto che consumiamo richiede materie prime ed energia e produce inquinamento e rifiuti. Scegliere solo ciò che ci serve veramente è anche un modo per liberarci di schiavitù imposte.
2- ricorrere il più possibile alle energie rinnovabili: con i pannelli solari termici si può produrre tutta l’acqua calda di cui si necessita in famiglia, con i pannelli fotovoltaici si può produrre elettricità. Si dice che costano troppo cari: oggi lo stato apre la strada a timidi incentivi, ma in fondo è una questione di scelte: i propri risparmi possono essere usati per acquistare un Suv o messi sul tetto a raccogliere energia solare. Avremo cambiato il mondo quando al bar, invece di gloriarci di quanti cavalli abbiamo nel motore, faremo a gara a quanti kilowatt avremo sul tetto.
3- migliorare l’isolamento termico degli edifici: la maggior parte dell’energia della nostra bolletta si disperde da muri e finestre male isolate. Un buon isolamento termico può permettere di risparmiare anche il 70% del combustibile. Se vivete in una casa indipendente, fatelo subito, dipende solo da voi. Se vivete in un condominio, convincete gli altri condomini e l’amministratore a fare una diagnosi energetica dell’edificio e a prendere provvedimenti prima possibile. Farete bene all’ambiente ma soprattutto alle vostre tasche. La nuova finanziaria prevede il 55% di sgravio fiscale in tre anni sugli interventi di efficienza energetica degli edifici.
4- privilegiare la ‘filiera corta’: in un mondo globalizzato le merci viaggiano senza tregua soprattutto per garantire il massimo profitto, più che la massima qualità. Spesso il prezzo basso è frutto di ingiustizie in paesi poveri o conseguenza di sovrasfruttamento del territorio. Scegliere prodotti regionali, locali, significa mantenere vive le relazioni con il proprio territorio, non rompere i legami tra campagna e città, evitare trasporti inutili con le loro emissioni inquinanti, ridurre l’uso di imballaggi, controllare la provenienza del cibo e assicurarsi della sua qualità.
5- l'ignoranza è forza, scriveva George Orwell in '1984': fate in modo che questa profezia non si verifichi mai e leggete, interrogate internet, informatevi in ogni modo, scambiate opinioni, chiedete aiuto a chi ne sa più di voi.
6- premete i vostri vostri referenti politici, che li abbiate eletti o meno, affinchè si occupino dei veri problemi del mondo e non degli affari loro. Quei problemi sono i vostri: se non ora, domani.
7- diminuire il consumo di carne.(segnalato da Laura). L'allevamento intensivo produce emissioni di gas serra in tre modi: la nutrizione degli animali richiede moltissimo foraggio, mais e soia che vengono coltivati con grande uso di meccanizzazione spinta, concimi chimici e pesticidi, tutte pratiche voraci di petrolio; per coltivare soprattutto la soia, da esportare in Europa e USA, si stanno deforestando ampie zone della foresta Amazzonica che così assorbe meno CO2; l'apparato digerente di bovini e suini produce metano che è un gas serra 26 volte più potente della CO2. Il rendimento energetico della carne è bassissimo, semplificando si può dire che per ottenere un kg di carne, bisogna utilizzare 10 kg di nutrimento vegetale che potrebbero invece essere immediatamente consumati dall'uomo. Anche senza bisogno di diventare vegetariani puri (complimenti comunque a chi lo fa), ridurre il consumo di carne a pochi pasti alla settimana è un buon modo per evitare quella che si chiama ormai "Hamburger connection". Vedi:
www.cifor.cgiar.org
8- attivarsi per ridurre lo spreco del riscaldamento condominiale (segnalato da Paolo, Monza) - "Purtroppo c'è uno spreco immorale nel riscaldamento delle abitazioni. Abito a Monza in uno stabile di 35 famiglie e nonostante il clima più che mite di quest'inverno, il riscaldamento è sempre altissimo. 23° C e oltre nel mio appartamento, malgrado i termosifoni completamenti spenti e le mie garbate rimostranze all'amministratore. Purtroppo si "media" tra chi ha caldo come me e chi invece ha "freddo" malgrado la legge. Ma perché non vengono fatte rispettare severamente queste leggi ? Non abbiamo neppure nessun tipo di coibentazione seria e di condomini come il mio ce ne sono un "mare". Questi sono davvero comportamenti irresponsabili, ma pensare di far leva sul senso civico inesistente della gente (lo sappiamo ed è inutile fingere che non sia così) è ingenuamente ridicolo ed altamente inefficace. Occorre un pò di sana autarchia e mano ferma delle istituzioni..."inesistenti ed incivili anche loro però"...che immenso peccato per un pianeta così bello! [Il senso civico in Italia è carente, ma cova sotto la cenere: ci sono tante persone oneste e che hanno buone idee, devono avere il coraggio di difenderle e di lottare perchè siano applicate e di far sentire un po' di sana vergogna a chi non le applica. Anche le istituzioni, di norma indifferenti, ogni tanto fanno cose encomiabili: bisogna far loro sentire che si apprezzano e incoraggiarle, anche la politica va dove tira il cittadino... LM].
La situazione segnalata da Paolo di Monza è diffusissima e dipende, oltre che dalle abitudini personali, dal diverso grado di isolamento dei vari appartamenti. Una soluzione – comune in altri paesi europei – è la contabilizzazione individuale dei consumi. Ad ogni termosifone viene applicato uno strumentino sigillato che calcola la temperatura x il tempo. Una ditta esterna passa una volta o due all’anno a fare le letture. L’amministratore, fatta salva una quota per il riscaldamento delle parti comuni, ripartisce i costi in proporzione ai consumi. Tale misura, spesso accompagnata dall’installazione di valvole termostatiche su ciascun termo, favorisce ovviamente i risparmi ed incoraggia gli interventi volti a ridurre le dispersioni termiche. (Carlo Lombardini, Reggio Emilia)
9-bevete acqua del rubinetto invece che in bottiglia di plastica (suggerito da Nicola) - Gli italiani sono i maggiori consumatori mondiali di acqua in bottiglia, più ancora dei paesi desertici dove forse hanno motivi più validi dei nostri per trasportare acqua. Il consumo italiano medio pro capite, che nel 1988 era di 80 litri, nel 2003 si è più che raddoppiato passando a 182 litri. Si tratta di oltre 5 miliardi di bottiglie di plastica all'anno, con relativi viaggi per trasportarle su percorsi di centinaia di km, traffico autostradale ed emissioni di CO2, rifuti da smaltire. Il Belpaese è ricchissimo di fonti e anche gli acquedtti pubblici distribuiscono quasi sempre acqua di ottima qualità. La legge italiana inoltre è più restrittiva per le acque pubbliche che escono dal rubinetto rispetto a quelle imbottigliate: i controlli sono più severi e frequenti. E poi, quanti soldi risparmiati! Allora, bere acqua del rubinetto - soprattutto quando si desidera quella naturale (scegliete la bottiglia solo quando volete a tutti i costi le bollicine, e privilegiate acque che provengono da brevi distanze, la fonte è indicata sull'etichetta, spesso in caratteri molto piccoli!). Se proprio volete, esistono in commercio dei filtri da applicare al rubinetto, ma non sono necessari: l'acquedotto vi garantisce acqua pura per legge. Se c'è un po' di odore di cloro, si può mettere l'acqua in caraffa e lasciare evaporare per qualche ora nel frigo.
10-perchè non impariamo a portarci una borsa ogni volta che facciamo la spesa? Risparmieremmo un sacchetto di plastica indistruttibile.
11-osservate le auto. Lo faccio ogni mattina e vedo che il 90%, ma forse di più, ha a bordo soltanto il guidatore. Bisognerebbe che a livello di comuni e di aziende o di uffici si incentivasse l'auto 'piena'. (segnalazione di Ale) .
12-dopo l'una di notte spegniamo l'illuminazione esterna di edifici storici, chiese, monumenti, fabbriche, purtroppo a volte anche di montagne (2 casi), insegne luminose di attività come banche, centri commerciali... E' un piccolo accorgimento che può far risparmiare molta energia. E' veramente utile tenere accese tutte queste luci? Ettore [E' un'ottima idea, purtroppo in contrasto con la recente moda assurda delle "notti bianche": ma perché mai si deve trasformare la notte in giorno, bruciando petrolio, per poi dormire sfatti dalla fatica quando splende il sole? LM]
13-cominciare da piccoli (Giuseppe): per sviluppare una coscienza che riguarda la sopravvivenza in modo decente è necessario insegnare fin dall'asilo, nelle scuole di tutti gradi, come materia, il senso civico, la conoscenza e il comportamento di alimentarsi senza sprechi, riciclando i rifiuti. Imparare a utilizzare prima di tutto le cose semplici, poi applicare da grandi le tecnologie per risparmiare, altrimenti con i prossimi adulti sarà guerra totale, anche per mangiare bucce di patate!
14-decrescita (Francesco, studente di ingegneria chimica): credo che l'unico metodo per rallentare le emissioni di gas serra (o altro) sia la decrescita (e non la crescita). Se nei prossimi anni i paesi che si stanno sviluppando (India, Cina..) dovessero consumare una quantità di risorse uguali a quelle che consumiamo noi oggi, le risorse petrolifere disponibili sarebbero sicuramente insufficienti. Ciò porterebbe per forza ad un ritorno alla chimica del carbone. Dovremmo utilizzare risorse diverse, ma quali? E' stato condotto un esperimento che consisteva nell'eliminare in una casa tutto ciò che era derivato dal petrolio. Sono rimaste solo le mura!
www.decrescita.it
15- fare la raccolta differenziata dei rifiuti: carta, vetro, plastica, metalli, organico (Igor). Per alcune persone è una scocciatura però, dovrebbero capire che questa attività “scomoda” non la svolgono solo per un loro immediato beneficio ma, con grande lungimiranza, preparano un mondo potenzialmente pulito per le generazioni future. Le persone si lamentano per il continuo aumento delle tariffa per lo smaltimento dei rifiuti e, questo è dovuto alla pessima collaborazione dei cittadini ad impegnarsi per ottenere un obbiettivo concreto di raccolta differenziata. C’è chi la fa in modo diligente e che spesso si sente umiliato dall’atteggiamento pigro e vizioso di altri soggetti che non la fanno. La raccolta differenziata è estremamente efficiente se svolta in modo corretto diversamente, se svolta con superficialità porta più danni che benefici (penso all’organico con la lattina dei pomodori e il sacchetto di plastica).
16-limitate l’impiego delle buste di polietilene (Igor). Quando andate al supermercato utilizzate le sporte di tela o scatole di cartone per mettere la spesa oppure acquistate una cesta in vimini e lancerete una moda pulita per fare le spese e limiterete l’impiego dei derivati del petrolio per produrre queste buste che non faranno altro che inquinare il mondo
17-(Igor) il compost è un ammendante (miglioratore delle caratteristiche del suolo agrario) che deriva dalla degradazione naturale dei rifiuti differenziati (verde da attività hobbistiche e gestione verde pubblico e scarti organici frutta e verdura). I terreni italiani stanno andando verso la desertificazione in quanto la concentrazione di sostanza organica sta diminuendo in modo pauroso per il semplice fatto che non si applicano più ammendanti (compost, letami). L’unico modo per migliorare la salute del terreno e ricominciare con le vecchie pratiche agricole quindi applicare gli ammendanti. Per avere notizie sul compost
www.compost.it
18-utilizzate l’autovettura il meno possibile (Igor): portate i figli a scuola possibilmente a piedi. Ne beneficerete entrambi, voi che vi rilasserete e non avrete il problema del parcheggio ed i vostri figli apprezzeranno anche la natura (poca) presente in città e faranno muovere qualche muscolo che indurrà loro un po’ più di appetito. Spesso a pochi chilometri dalle nostre città ci sono dei percorsi belli da fare a piedi o in bicicletta senza dovere percorre chissà quanta strada per trovare un po’ di verde ed aria pulita.
19-impiegate le lampadine fluorescenti a basso consumo energetico (Igor): con lampadine da 20 W avrete la stessa resa di una lampada da 100 W: un consumo inferiore di 5 volte e con una vita della lampadina di 8 volte superiore a quelle ad incandescenza od alogene. Spendete un po' di più subito, ma l’ambiente ed il vostro portafoglio ringrazieranno per anni.
20- limitate l'uso di detersivi (Alessandro): anche quelli venduti nei supermercati col certificato eco-logico (molto ambiguo) o quelli venduti nei negozi bio, inquinano in maniera grave le nostre acque. Per millenni l'uomo ne ha fatto a meno, ora si potrebbe produrli con sole sostanze vegetali o minerali, se lo si volesse. [Cominciare a usarne il meno possibile... LM]
21-scegliere i negozi che non lasciano le porte d'ingresso sempre aperte (Alessandra): molti, specialmente quelli di abbigliamento, per attrarre la clientela lasciano le porte di ingresso aperte sia in estate che in inverno. Alcuni addirittura non hanno porte. Non so quantificare lo spreco, ma è senza alcun dubbio notevole: come mai nessuno ne parla mai?
22- usare le fonti rinnovabili. Sembra un ritorno al passato, ma usare una caldaia a legna fa si che si risparmi in termini di anidride carbonica che si produce, che è in medesima quantità di quella catturata dalla pianta con la fotosintesi. Penserete che facendo così si spinga al disboscamento ma con il controllo che viene fatto dal Corpo Forestale questo problema è minimizzato. Inoltre, si possono utilizzare gli scarti da potatura del giardino. Io quest'impianto lo ho adottato, primo perchè mio padre gestisce una falegnameria e utilizziamo circa la metà degli scarti delle lavorazioni; secondo perchè, solo valutando il prezzo di fornitura della legna da ardere si ha un notevole risparmio economico. Un'altro punto importante, è quello della cogenerazione degli impianti energetici, quindi il teleriscaldamento e produzione di energia elettrica prodotti assieme con un unico impianto, che in Piemonte dove abito, stanno diffondendosi. Questo modello di impianti, oltre che favorire il risparmio energetico produce meno inquinamento rispetto quando fumano tutti i comignoli di una città. Inoltre, se la centrale di cogenerazione usasse il cippato (legno o scarti vegetali triturati) si potrebbe sfruttare il territorio locale e alimentare un reddito, promuovendo il rilancio economico.
23-evitare l'aereo: la maggior parte della classe media, con tendenza verso la medio-bassa, oggigiorno viaggia abitualmente in aereo. Perchè? perchè costa poco, a volte vergognosamente poco. Ma molto più vergognoso è il ruolo inquinante che tutti questi aerei svolgono. Il traffico aereo inquina assai più di quanto non ci venga detto, e il solo fatto di non annusarlo tangibilmente sulle nostre strade non è un buon motivo per ignorarlo! Leggere
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetti_su ... fico_aereo Dovremmo agire responsabilmente ed evitare di viaggiare in aereo se non per ragioni di vitale importanza. La cultura del volo last minute si ritorcerà contro di noi!